Quando abbiamo studiato la dinamica abbiamo visto che le forze in moto si scambiano energia sotto forma di lavoro. Il calore veniva considerato solo come un flusso di energia dissipato da forze che si opponevano al modo stesso. Però il lavoro può essere convertito almeno in parte il lavoro meccanico. Lo studio della trasformazione di calore in lavoro, e di lavoro in calore, inizia nell'Ottocento e creò quella branca della fisica chiamata termodinamica. Questi studi hanno un'importanza fondamentale, perché sono collegati alle macchine termiche come i motori a scoppio e le macchine frigorifere.
LA TERMODINAMICA
INTRODUZIONE
LA TEORIA CINETICA DEI GAS
Tale teoria, valida per gas con caratteristiche simili ai gas ideali ( cioè molto rarefatti, lontani dal punto di fusione,
con molecole uguali di massa m soggette solo ad urti perfettamente elastici ), dà delle relazioni tra le grandezze macroscopiche
(p, V, n, T) e quelle microscopiche; in particolare, utilizzando la velocità quadratica media ( cioè:
\(v_{qm} =\sqrt{v^2}\) dove la velocità \(v\)
sotto radice è la media delle velocità al quadrato), otteniamo le seguenti relazioni:
\(pV = \frac{1}{3} Nmv_{qm}^2\) che si può anche scrivere:
\(pV = \frac{2}{3} NE_{cm} \)
Da queste formule ricaviamo l'energia cinetica media delle particelle :
\(E_{cm} = \frac{3}{2} kT \)
Che moltiplicata per tutte le N molecole dà l'energia interna del gas:
\(E_{int} = \frac{3}{2} NkT \) che si può anche scrivere:
\(E_{int} = \frac{3}{2} nRT \)
ESERCIZI
ESERCIZIO
Quanto vale l'energia cinetica media di 5,0 moli di elio, sapendo che sono a 310 K ? SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Quanto valgono l'energia cinetica media e l'energia interna di 6,00 moli di elio, sapendo che sono a 293 K ? SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Quanto vale la variazione di energia interna di 6,0 moli di un gas monoatomico ideale, se la temperatura varia di 8,0°C? SVOLGIMENTO
TRASFORMAZIONI TERMODINAMICHE
SISTEMI TERMODINAMICI
Un sistema termodinamico è una quantità di materia che è contenuta all'interno di una superficie chiusa. L'ambiente è l'insieme dei corpi con cui il sistema termodinamico interagisce. La caratteristica fondamentale di un sistema termodinamico è che scambia energia con l'esterno sotto forma di calore, per effetto di una differenza di temperatura. Quando si vuole impedire il flusso di calore tra sistema e ambiente, si pone il sistema stesso all'interno di pareti adiabatiche, cioè delle pareti fatte di materiali estremamente isolanti. Spesso, in molti casi pratici, si pone il sistema in contatto con un corpo che ha una capacità termica così alta da mantenere costante la sua temperatura; questo corpo si chiama termostato.
STATI DI EQUILIBRIO E DIAGRAMMA DI CLAPEYRON
Lo stato di un sistema termodinamico è definito dalle grandezze fisiche, dette variabili termodinamiche,
che abbiamo già studiato, ovvero il volume V il numero di moli n, la pressione p e la temperatura T del gas.
Una volta note queste variabili possiamo rappresentarle sul diagramma di Clapeyron o diagramma p-V
Su questo diagramma, noto anche il numero di moli, possiamo poi determinare la temperatura applicando
l'equazione di stato del gas perfetto.
TRASFORMAZIONI TERMODINAMICHE
Per passare da uno stato di equilibrio ad un altro si fa una trasformazione termodinamica, il cui sviluppo lo possiamo studiare sul
diagramma di Clapeyron solo se è quasistatica, ovvero che avviene in tempi molto lunghi così da passare per punti di equilibrio molto vicini.
Tra le trasformazioni sono particolarmente interessanti le isobare, isocore, isoterme,
adiabatiche e cicliche (cioè che ritornano al punto di partenza).
IL LAVORO NELLE TRASFORMAZIONI TERMODINAMICHE
Nei diagrammi di Clapeyron, il lavoro di una trasformazione termodinamica è l'area sottesa al grafico della trasformazione stessa.
Nel caso dell'isobara il lavoro vale: L =p·ΔV.
Nel caso di una trasormazione ciclica il lavoro è l'area interna al grafico, positivo se la trasformazione
percorre il grafico in modo orario.
ESERCIZI
ESERCIZIO
Un gas a 115 kPa subisce un dimezzamento del suo volume se sottoposto ad un lavoro di 625 J. Quanto vale il volume iniziale? SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
13 moli di un gas a 160 kPa subisccono una trasformazione isobara passando da 2300 cm3 a 4700 cm3, cioè con un ΔV = 2400 cm3.
Quanto vale il lavoro svolto?
Se lo stesso gas ha, alla stessa pressione, un passaggio da 1100 cm3 a 3500 cm3, quanto vale il lavoro?
SVOLGIMENTO
IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il primo principio della termodinamica afferma che l'energia interna di un sistema dipende solo dal Lavoro e dal calore scambiato ( con la convenzione che il calore è positivo quando entra nel sistema mentre il lavoro è positivo quando è fatto dal sistema), secondo la relazione: Δ U = Q - LVa osservato che, per la sua dipendenza dalla sola temperatura, l'energia interna U è una grandezza di stato, ovvero dipende solo dal punto in cui sta sul piano di Clapeyron.
Ne segue che la sua variazione dipende solo dai punti iniziale e finale, ma non dal percorso, al contrario del calore e del lavoro.
Un atleta compie un lavoro di 8,6·105 J emettettendo 4,6·105 J di calore. Quanto varia la sua energia interna?
SVOLGIMENTO
Somministrando 2480 J di calore a 2,0 moli di un gas, otteniamo un aumento di temperatura da 279 K a 287 K.
In un sistema formato da un gas ideale eseguimo una trasformazione a pressione costante fornendo 1400 J di calore.
In una trasformazione l'energia interna diminuisce di 2,5·104 J mentre si compiono 4,6·104 J di lavoro.
In una trasformazione a pressione costante un gas ideale passa da un volume di 0,82 m3 a un volume di 2,4 m3 compiendo un
lavoro di 97 J.
Un cilindro contiene 3 moli di un gas ideale che è a una temperatura di 19 °C. In seguito a una compressione effettuata con un lavoro di 430 J, la temperatura
sale di 140 °C.
Durante una trasformazione adiabatica, la temperatura di 2,63 moli passa da 531 °C a 298 °C.
Un calciatore in un allenamento compie un lavoro di 2,87·105 J e, contemporaneamente, riduce la sua massa di 0,12 kg per sudorazione.
2,00 moli di gas ideale monoatomico si trovano alla temperatura di 293 K, quando, a seguito della fornitura di 3540 J di calore, fanno un lavoro di 631 J.
2,00 moli di un gas ideale monoatomico si espandono mantenendo costante la pressione a 101 kPa.
ESERCIZI
ESERCIZIO
ESERCIZIO
Quanto lavoro fa il gas durante questa trasformazione?
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Supponendo che l'energia interna aumenti di 1400 J, qual è la variazione di volume?
Se invece l'energia interna aumenta di 650 J, qual è la variazione di volume?
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Quanto calore riceve il gas durante questa trasformazione?
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Qual è la sua pressione?
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Quanto calore scambia il gas durante questa trasformazione?
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Sapendo che il volume passa da 2,35 litri a 3,65 litri si calcolino la variazione di energia interna e il calore scambiato con l'ambiente.
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Ipotizzando un calore latente di evaporazione λ = 2,26·106 J/kg, si calcoli la variazione di energia interna in Joule e calorie
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Si calcoli la temperatura finale raggiunta dal gas.
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Sapendo che il volume passa da 2,35 litri a 3,65 litri si calcoli la .
Si calcoli la temperatura finale raggiunta dal gas e il calore scambiato nella trasformazione.
SVOLGIMENTO
MACCHINE TERMICHE
Lo schema di una macchina termica si può dividere in 3 fasi:
- il calore Qc fluisce da una sorgente calda
- parte del calore diventa lavoro L
- il calore residuo Qc viene ceduto ad una sorgente fredda
Spesso il rendimento è espresso il forma percentuale, ovvero è il valore calcolato (con la formula sopra) moltiplicato per cento.
ESERCIZI
ESERCIZIO
Una macchina riceve 670 J di calore dalla sorgente calda e compie 150 J di Lavoro.
Quanto calore cede alla sorgente fredda? Con quale rendimento?
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Una macchina riceve 770 J di calore dalla sorgente calda e cede 490 J alla sorgente fredda.
Quanto lavoro fa? Con quale rendimento?
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Una macchina produce 170 J di lavoro disperdendo, alla sorgente fredda, 950 J.
Quale rendimento ha la macchina?
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Una centrale nucleare fornisce 845 MJ di calore ogni secondo (845 MW) producendo una potenza elettrica di 234 MW.
Che rendimento ha la centrale e quanto calore viene disperso ogni secondo nell'ambiente?
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Una centrale termica a carbone produce una potenza elettrica di 584 MW, con un rendimento dello 0,340.
Quanto calore fornisce al secondo il carbone? Quanto di questo calore viene disperso nell'ambiente?
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Una macchina di Carnot opera tra le temperature T1 = 290 K e T2 = 430 K.
Se il lavoro che fa è di 2600 J si calcolino quanto calore dobbiamo fornire e quanto di questo calore viene disperso nell'ambiente.
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Si supponga di voler sfruttare, con una macchina di Carnot, la differenza di temperatura che abbiamo tra il fondo e la superficie del mare.
Sapendo che sul fondale la temperatura vale t1 = 4 °C e in superficie vale t2 = 15 °C, si calcoli il rendimento.
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Una macchina di Carnot ha la sorgente calda alla temperatura t2 = 597 K .
Che temperatura deve avere la sorgente fredda se il rendimento è del 32,0 %? E se il rendimento vale 0,425 , quale sarà la temperatura della sorgente fredda?
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Una macchina di Carnot cede dalla sorgente calda 2700 J di calore e fornisce un lavoro di 2300 J.
Si calcolino il rendimento, il calore ceduto all'ambiente e il rapporto tra le temperature assolute della sorgente calda e della sorgente fredda.
SVOLGIMENTO
ESERCIZIO
Una macchina di Carnot ha la sorgente frdda alla temperatura tf = 305 K e il rendimento è del 22,0 %.
Che temperatura deve avere la sorgente fredda, a parità di temperatura della sorgente calda, se il rendimento è del 27,0 %?
SVOLGIMENTO
Una prima classificazione la possiamo fare tra macchine a combustione esterna ed interna .
MOTORE A BENZINA A QUATTRO TEMPI
Entriamo ora nel dettaglio del motore a 4 tempi a benzina. Ci accorgiamo che abbiamo le seguenti trasformazioni termodinamiche:- aspirazione, assimilabile ad una isobara
MOTORE DIESEL
MACCHINE FRIGORIFERE
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
viene formulato in due enunciati diversi, ma che si dimostra essere equivalentI: di Clausius e di Kelvin
IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA SECONDO KELVIN
NON esiste una macchina che abbia, come unico risultato, la trasformazione del calore da un'unica sorgente in lavoroIL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA SECONDO CLAUSIUS
NON esiste una macchina che abbia, come unico risultato, il portare calore da una sorgente a temperatura più bassa ad una più altaLe differenze sono dovute al fatto che il calore è collegato al moto microscopico delle particelle
Infine introduciamo una grandezza che ci indica l'irreversibilità di una trasformazione: l'entropia